Tens: cos’è e a cosa serve

Tens o elettrostimolazione antalgica (acronimo di Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator, in italiano “stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi”)  è una tecnica che opera mediante l’utilizzo di impulsi elettrici che agiscono sui terminali nervosi.

Una pratica terapeutica molto efficace per ridurre localmente il dolore attraverso la trasmissione di impulsi elettrici che spengono temporaneamente le fibre sensitive che conducono al cervello gli stimoli dolorosi.

Questa tecnica, nata sul finire degli anni ’70, ha rappresentato un notevole salto qualitativo  nel campo della terapia antalgica. Il progetto TENS si è infatti sviluppato con l’obbiettivo di eccitare selettivamente le fibre nervose di grosso calibro di tipo A.

Negli anni ’80, l’evoluzione dell’elettronica ha permassodi realizzare segnali aventi queste caretteristiche, cioè impulsi elettrici di durata molto breve, dell’ordine del microsecondo, simili alla cronassia delle fibre nervose di grosso calibro.

Modalità di trattamento con TENS

I due elettrodi vengono posizionati sulla cute con l’interposizione di un gel conduttore, oppure sono autoadesivi. L’elettrodo a polarità negativa deve essere posto in corrispondenza della zona origine del dolore, mentre quello positivo nella zona di irradiazione del dolore. Se il segnale è bidirezionale, simmetrico, alternato, non c’è una polarità definita degli elettrodi. Nelle apparecchiature multi canale è possibile utilizzare quattro elettrodi che, solitamente, vengono posizionati in contrapposizione, con gli elettrodi negativi prossimali. L’intensità deve essere regolata su base soggettiva ed eventualmente modificata nel corso della seduta, per evitare fenomeni di accomodazione. I tempo di trattamento è generalmente di 30 minuti, ma in casi più particolari può essere condotto per tempi più lunghi. La cadenza delle sedute è quotidiana; l’applicazione può essere fatta anche più volte al giorno.

 

Indicazioni terapeutiche

Le correnti analgesiche sono indicate nel trattamento sintomatico del dolore periferico. Il loro effetto è pertanto nullo nel dolore centrale o psicosomatico. Le correnti antalgiche sono particolarmente efficaci nelle nevralgie primarie o secondarie, sono anche efficaci nella gestione del dolore che accompagna la maggior parte dei processi flogistici e nell’artrosi. Anche il dolore neoplastico, è sensibile all’uso delle correnti antalgiche, specie alla TENS, sia pure con gli opportuni programmi.

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